martedì 31 dicembre 2013

Buon anno a tutti... Ma?

Notte speciale è il capodanno, momento di transizione dall'anno vecchio all'anno nuovo. Per far fronte alla domanda eccezionale di trasporto notturno a Roma le due linee metropolitane saranno attive fino alle 2:30. Tuttavia questa sembra l'unica misura straordinaria presa dalla nostra tanto amata ATAC; la rete di superficie (bus,tram) finirà il suo servizio alle 21:00 circa, incluse le ferrovie concesse, e la rete notturna non verrà attivata.
E nel resto d'Europa cosa accade? Vi porto qualche esempio...





"Des métros, des bus, des trains et des RER circuleront cette nuit-là et leur accès sera gratuit du 31 décembre 2013, 17 heures, au 1er janvier 2014, 12 heures." [Fonte: ratp]

A Parigi le metropolitane, i bus, i tram e la rete RER (simile alle nostre ferrovie metropolitane FR) non solo saranno attive con orario continuato per tutta la notte, ma dalle 17 del 31 dicembre alle 12 del 1 gennaio saranno anche gratuite.



"Public transport will be the best way to get around London on New Year's Eve, with free travel, available between 23:45 on Tuesday 31 December and 04:30 on Wednesday 1 January on the Tube, buses, trams, DLR and until last trains on London Overground. Road closures in central London will be in place from 17:00 on Tuesday 31 January to facilitate New Year celebrations. As a result some buses in the area will be on diversion or will finish early." [Fonte: tfl]


Pure a Londra, anche se più breve, ci sarà una finestra temporale, dalle 23:45 alle 4:30, che permetterà di viaggiare sui mezzi pubblici gratuitamente. Non solo: dalle 17:00 verranno chiuse alcune strade del centro per permettere i festeggiamenti in maniera più sicura.
 Alla luce di quanto osservato, come può Roma confrontarsi con le altre capitali europee? Beh, c'è una considerazione da fare...
Anche se stanotte l'unica isola pedonale degna di questo nome sarà rappresentata da via dei Fori Imperiali (dalle 00:00 alle 16:00), anche se molti di noi si muoveranno con la macchina, c'è una cosa che non abbiamo da invidiare a francesi e inglesi: noi i trasporti "aggratise" li offriamo tutto l'anno.

[su segnalazione del "Principe Frattario" del Comitato Pendolari RMNord]

martedì 24 dicembre 2013

Letterina di Natale

In questo tempo di festa è più che mai ora di fare bilanci, di esami ma anche pensare a propositi per l’anno nuovo. Da quando mi sono registrato su Twitter come @TreninoGiallo sono potuto entrare in contatto con tantissime persone che in un modo o nell’altro hanno lasciato il segno. Tra grandi sostenitori e aspri critici, sento che questa esperienza sul web mi sta arricchendo come mai successo prima.  Sto maturando una maggiore consapevolezza di me stesso e capisco quanto può contare porsi nei confronti delle persone in un certo molto o in un altro. Un anno fa non avrei mai e poi mai avrei pensato di curare un sito, ma ora eccomi qua. Mi chiedo cosa farò l’anno prossimo…! Mi spiace solo di non aver potuto ultimamente amministrare il blog come avrei voluto, ma prometto che mi rimetterò in pari. Voglio fare di questo spazio un luogo di incontro, magari più propositivo e meno critico rispetto ai mesi passati (anche se certe fesserie non si può non fare a meno di commentarle).

Non finirò mai di ringraziarvi per il sostegno che mi date, soprattutto con le vostre critiche sempre costruttive. Ho capito che nel mio “esser comune” posso dare un contributo anche maggiore di quanto ne metta chi, da amministratore, dovrebbe farlo per lavoro. Anche se ci stiamo lasciando alle spalle l’ennesimo anno di sofferenze sui mezzi pubblici, rimane comunque la speranza che un giorno tutto questo, compreso l’articolo che state leggendo, sia il ricordo di un tempo lontano dove tutto andava male. Ma forse non è bene per il momento fantasticare così tanto...

Almeno per oggi dimentichiamoci dei mille problemi di questa città, rintaniamoci a casa, invitiamo i parenti e festeggiamo l’arrivo del Natale.


Ci vediamo l’anno prossimo.


domenica 22 dicembre 2013

In viaggio sul trenino giallo, proposte e critiche di una pendolare

Voglio ringraziare @ChiaraNearRome per accettato di scrivere la sua testimonianza di viaggio sul trenino giallo della Casilina. Colgo l’occasione anche per scusarmi di tutto il ritardo che ho accumulato nel cercare di pubblicare questo post.
Abbiamo scelto il sistema Domanda – Risposta per una questione di semplicità e rapidità: buona lettura!

Parlando in generale, usi il trenino quotidianamente? Hai scelto di muoverti con questo mezzo per scelta o per necessità?

Per mia fortuna non lo uso ogni giorno. Il mio fidanzato vive tra  Pigneto e Villini, in una traversa che porta direttamente sulla Casilina, e il trenino è il modo migliore per spostarsi sia perché per prendere il tram dovrei andare verso la Prenestina, sia perché il 105 spesso e volentieri resta imbottigliato nel traffico. E poi non so, sarà la Legge di Murphy, ma quando aspetto il bus passa prima il trenino e viceversa! Direi che è una scelta necessaria, anche perché sono una pendolare della tratta Albano – Roma e, dato che il treno spesso si ferma ai binari 15 e 18, prendo il sottopasso e sbuco alla fermata del Roma – Giardinetti. Inoltre frequentavo un corso di studio della Sapienza le cui lezioni si tenevano a Caserma Sani, per cui il trenino risultava ancora più comodo.

Negli anni secondo te il servizio erogato dall’Atac è migliorato o peggiorato? Atac percepisce ogni anno molti milioni di euro dal contratto con la regione per la concessione delle linee Roma - Viterbo,Roma - Lido e Roma - Giardinetti: secondo te come vengono impiegati questi soldi?

Io mi sono sempre spostata con i mezzi e tutt'ora, nonostante sia motorizzata, li preferisco anche se a volte la tentazione di prendere la macchina è forte. Il servizio è sicuramente peggiorato: treni sporchi, stazioni dimenticate, mancanza di pensiline alle fermate, assenza di controlli, manutenzione pari a zero, per non parlare del rinnovo dei mezzi che non esiste, ritardi nell'arrivo e partenze che secondo me non sono accettabili per una capitale europea. Quest'estate sono stata a Londra per un festival che si svolgeva all'altro capo della città rispetto a dove alloggiavo: abbiamo preso un autobus che ci hai portati alla metro in tempo per l' ultima corsa. Ci ho messo un'ora per tornare, ma sono arrivata sana e salva. Se fosse successo a Roma avrei fatto prima a piedi.... Insomma se c'è una cosa che non mi ha mai dato problemi all’estero è stato lo spostarmi con i mezzi pubblici.
Non so cosa fanno con i soldi, non vorrei cadere nelle solite banalità, ma i soldi che l'azienda ottiene da coloro che pagano biglietto ed abbonamento, in numero inferiore rispetto a coloro che entrano senza pagare, secondo me non vengono investiti per migliorare la salute dell' azienda e le condizioni di trasporto degli utenti.

Quando è la parte che odi di più dei tuoi viaggi sul trenino? Ci sono dei “trucchi” che conosci per sfuggire alla calca o per evitare situazioni spiacevoli?

Sicuramente i due momenti peggiori sono aspettarlo sotto la pioggia o il sole di agosto e prenderlo in orari di punta cioè la mattina presto e dopo le 17. Per questo motivo cerco sempre di prenderlo o in tarda mattinata o primo pomeriggio. Se poi non ci riesco opto per il tram oppure scelgo di andare a piedi. In extremis, mi faccio venire a prendere con lo scooter.

Secondo te la metro C potrà sostituire il Roma - Giardinetti, oppure i due mezzi potranno convivere?

Certamente potrebbero convivere! Specie perché il trenino è un mezzo fortemente sottovalutato nelle sue potenzialità. Basti pensare al fatto che, pur attraversando un zona molto popolosa di Roma, i treni attualmente formati o da 3 o da 2 vagoni riescono a trasportare moltissime persone, anche se spesso sono pieni all’inverosimile. Basterebbe aggiungere qualche vagone per ottenere treni più capienti e meno affollati. Questa linea è praticamente una metro di superficie, come esiste a Berlino, ma i gestori sembrano non accorgersene. Roma è una città molto grande con poche linee della metro, che spesso sono malfunzionanti. Sottoutilizzare quella poca rete su ferro che abbiamo è un grave spreco. Bisogna creare una rete di trasporto pubblico che sia competitiva con il mezzo privato, che spinga il cittadino ad abbandonare la macchina e il trenino potrebbe dare il suo contributo.

Considerando ciò che hai detto in precedenza, quale pensi sarà il futuro del trenino, dell’Atac e, ancor più in generale, del trasporto pubblico della nostra città?

Sinceramente non lo so. Vorrei avere una visione positiva, ma mi rendo conto che tutto è  destinato solo a peggiorare. Si aspetta sempre fino all’ultimo per intervenire e nel frattempo si creano deficit dei conti aziendali, aumenta il degrado dei mezzi, manca sempre di più personale...Gli interventi poi che vengono fatti all'ultimo minuto sono solo palliativi che certamente non risolvono le problematiche. O si cambia modo di pensare o la situazione continuerà a peggiorare.

Comunque vorrei fare un autodafè: confesso che quando esco di sera prendo o la macchina o il motorino sia perchè i tempi per spostarsi sono biblici sia perchè una ragazza da sola sui mezzi non si sente proprio al sicuro.

Ps: Apprezzo molto il tuo interesse per il trasporto e la città di Roma... Purtroppo, e non voglio fare un discorso da vecchia, mi rendo conto che la situazione attuale è colpa della mentalità della maggior parte di noi. Sapere che ci sono persone come te mi fa sentire meno sola nelle mie piccole azioni come non buttare la carta per terra, non mettere i piedi sui sedili o alzarsi per far sedere chi ne ha bisogno.

E io ringrazio te per la cura che hai di queste piccole azioni: se non incominciamo noi nel nostro piccolo, non potremo mai cambiare il volto di questa città. Grazie mille per la tua disponibilità!

giovedì 12 dicembre 2013

Atac, lavoriamo con trasporto (bestiame)

Un breve video che racconta la triste situazione di viaggio dei pendolari della ferrovia Roma - Viterbo. La rimodulazione delle corse attuata da un mese a questa parte lascia scoperte intere fasce orarie con risultati disastrosi. Ogni sera l'accalcarsi in banchina, il viaggio su treni sovraffollati e fatiscenti tolgono le ultime energie rimaste al pendolare dopo una lunga giornata lavorativa. In tutto questo l'unica certezza è data dal fatto che il giorno dopo l'odissea si ripeterà.
Buona visione

domenica 8 dicembre 2013

Cara Atac ti scrivo...

Fortuna vuole che nelle ultime due settimane non si siano verificati grandi eventi, positivi o negativi, sul fronte dell’immobilità cittadina. Nonostante ciò l’Atac non ha mai smesso di essere un pozzo senza fine di notizie e di scandali. Così tra proteste in piazza, cittadini arrabbiati e autisti esasperati sta uscendo alla luce del sole tutta l’incapacità dell’azienda di gestire il trasporto pubblico e di autogestirsi.
Questo articolo vuole sottolineare l’urgenza di risolvere alcune questioni, forse passate un po’ in secondo piano, sulle quali l’attenzione non deve assolutamente calare.

Dopo i lavori partiti l’autunno scorso, il completamento del restauro di Ottaviano e Lepanto ha decisamente migliorato la qualità delle stazioni. Finalmente queste due fermate, insieme a Termini, sono pulite, luminose e accessibili, di qualità comparabile a quella delle altre città europee. O forse no? Purtroppo i montascala installati ormai da oltre quattro mesi giacciono ancora inutilizzati.

Mancherebbe veramente poco, un semplice atto di volontà, per far sì che i soldi spesi nella costruzione di questi impianti di risalita non vengano sprecati. Anche perché fa molta rabbia vedere persone che ne avrebbero bisogno costrette a inerpicarsi con gran fatica sulle scalinate. Questi pendolari non hanno forse lo stesso diritto di altri ad usare la metropolitana? Si spera che Atac intervenga al più presto.

Invece, per quanto riguarda il fronte linea Roma – Giardinetti pare che qualcosa si stia muovendo. Non si tratta, come si potrebbe erroneamente pensare, dello sblocco di finanziamenti per migliorare la linea, né tantomeno dell’acquisto di nuovi rotabili.
Ciò che si sta pericolosamente muovendo è l’incrocio dei binari a Porta Maggiore.
La profondità  dei binari, detta gola, dell’intersezione del Roma – Giardinetti , è ormai troppo modesta. Quando il treno passa su quel tratto si solleva, appoggiandosi  non più sul bordo della ruota ma sul fondo dei binari. Anche se questo fatto non costituiva in sé per sé un pericolo, in quanto il sollevamento era minimo, a lungo andare i ripetuti passaggi hanno consumato la rotaia e ora l’innalzamento risulta essere troppo grande per essere ignorato. Inoltre il cedimento del terreno sottostante ha spezzato uno dei binari, aumentando ulteriormente il rischio di deragliamento. Anche la sezione tranviaria non se la passa bene. Nonostante si sia tentato di riparare le parti consumate, i binari si stanno continuando a sfaldare. A suo tempo due dei quattro incroci tram – treno furono sostituiti da Atac e infatti sul lato di Porta Maggiore che dà su via Giolitti il tram e i treni passano sicuri. Per quanto ancora dovranno attendere i lavori di ammodernamento dell’altra intersezione? 

Ma i binari non sono l’unica cosa da rinnovare. Dal quattro novembre sono state chiuse tre stazioni della Roma – Viterbo: La Selva – Cardarelli – Santa Lucia.  Le tre stazioni sono state chiuse per motivi tecnici connessi all'infrastruttura che, tradotto in parole povere, vuol dire che stanno cadendo letteralmente a pezzi. Sono già tristemente note ai pendolari le pessime condizioni di molte stazioni della disastrata tratta extraurbana, le cui sale d’attesa sono state chiuse. Le lunghe ore passate ad aspettare il treno si sono fatte ancora più disagevoli per l’impossibilità di ripararsi dal freddo.

Intanto la moda delle soppressioni ha varcato i montuosi territori della Tuscia per giungere anche sulle dorate spiagge della ferrovia Roma – Lido. Se prima gli orari non erano rispettati per celare alcune soppressioni, ora che non si può più nascondere la polvere sotto il tappeto e si è deciso di rendere noto sul sito Atac il numero e l’orario di corse cancellate. Le cause di questa riduzione di servizio sono analoghe a quelle della ferrovia Roma – Nord: mancano personale e materiale rotabile da far circolare.

Il malcontento insomma serpeggia, in particolar modo tra gli autisti che hanno annunciato una grande agitazione sotto le feste natalizie. È certo che quest’anno l'Atac troverà sotto l’albero tante lettere dei cittadini non propriamente di auguri.

martedì 3 dicembre 2013

Il disagio quotidiano, le testimonianze dei pendolari del trenino giallo

Su questo blog, dopo tanti mesi e tanti articoli, vorrei dare a voi, cari (e sfortunati) pendolari del treno Roma – Giardinetti, libero sfogo alle vostre riflessioni, alle vostre idee e soprattutto alle vostre ire derivanti dalla gestione vergognosa di questa ferrovia. Oggi è Massimiliano Grosso Sgarrillo a raccontare la sua storia: buona lettura!

Fruisco quotidianamente del servizio ferroviario Termini-Giardinetti da oltre due anni. Ormai sono talmente abituato al disservizio e all’inefficienza che esco di casa consapevole di raggiungere la stazione Termini ad un orario indefinito e soprattutto mi aspetto un peggioramento crescente di giorno in giorno sull’intera linea. A solo titolo di esempio, il mese di ottobre del 2013 è stato finora il peggiore da quando mi servo del cosiddetto trenino giallo. Soprattutto per le prime due settimane non c’è stato un solo giorno di servizio regolare: scioperi, guasti, malfunzionamenti, inconvenienti tecnici, addirittura uno scontro tra due convogli, e ancora riduzioni di corse, indisponibilità di personale e così via.
La gente ormai è esasperata e terribilmente rassegnata. Ma la condizione di abbandono e di frustrazione che i pendolari della Casilina vivono quotidianamente, rappresenta in realtà la condizione di centinaia di migliaia di pendolari che subiscono il malfunzionamento dell’intero trasporto pubblico della Capitale.
La linea Termini - Giardinetti in particolare vive una situazione paradossale di vuoto dove da un lato gli investimenti (in personale, in vetture, attrezzature ecc.) sono praticamente inesistenti (anzi vengono rimpiazzati dai tagli) e dall’altro la tanto decantata metro C è lontana anni luce dall’essere messa in funzione. Perciò, è lecito e logico pensare che la situazione non potrà far altro che peggiorare nei prossimi mesi/anni. Almeno finché la metro C non sarà completamente funzionante. E in tutto questo la cosa che fa più rabbia è il silenzio e il menefreghismo da parte dell’ATAC.
 Incrementare le corse del bus 105 non fa altro che aumentare il traffico su un’arteria che di per sé, stretta e piena di incroci, è congestionata praticamente ad ogni ora del giorno, per non parlare delle ore di punta. E poi il 105 una volta giunto a S. Elena entra nel Pigneto e impiega da lì oltre venti minuti solo per attraversare il mega ingorgo di Porta Maggiore e giungere a Termini. Invece il Trenino, se funzionasse a dovere, impiegherebbe 40 minuti per percorrere tutta la linea!
A noi, poveri pendolari, quando la mattina saliamo su questo treno puzzolente, rumoroso, affollato e lento, interessa poco o niente di chi sia la colpa di questo stato d’abbandono. A noi interessa arrivare a destinazione in tempi ragionevoli e tornare a casa in santa pace. Arrivare al capolinea dei Laziali alle 20:00, dopo una giornata di lavoro stressante e trovare il cancello chiuso con il cartello prestampato (e quindi segno che viene usato di frequente) “servizio sospeso, in alternativa utilizzare linea bus 105” è alquanto frustrante, soprattutto arrivare poi a piedi fino a Porta Maggiore, aspettare un 105 stracolmo che non riesce nemmeno ad aprire le porte, aspettarne un altro e sgomitare per riuscire a salire, percorrere tutta la Casilina e tornare a casa alle 23:00, è un’esperienza tutt’altro che gratificante già solo se fosse un’eccezione, figuriamoci quando diventa la regola.
Sì perché su questa linea la regola è l' inefficienza. E quando ogni mese compri la tessera (35,00 Euro) sai benissimo che quei soldi valgono decisamente di più rispetto al servizio che riceverai! Eppure lo compri lo stesso, perché il tuo dovere civico ti fa agire pensando che sia la cosa giusta da fare. Ma provi una gran rabbia quando ogni giorno assisti all’assoluta mancanza di controlli su tutta la linea.
Per non parlare dei soggetti che si possono incontrare su questa splendida linea! Soprattutto dopo le 21:00! Vi lascio immaginare. Poi i benpensanti moralisti accusano la Smart per la pubblicità che scoraggia l’uso dei mezzi pubblici. Beh fatevi due domande! E soprattutto, provate a prenderli i mezzi pubblici e vi accorgerete che è la realtà!
E soprattutto provi una gran rabbia quando vedi che la situazione peggiora di giorno in giorno, e l’intero servizio precipita in uno stato di degrado e di abbandono: si percepisce chiaramente l’intenzione da parte dei vertici dell’ATAC e del mondo politico, di abbandonare a se stessa l’intera linea Termini-Giardinetti finché non sarà completa la Metro C, ovvero chissà per quanti anni ancora. E fa anche rabbia sentire risposte da parte di chi il problema non se lo pone proprio, del tipo: “eh vabbé te sei annato a cercà a casa su a Casilina, che vvoi?”, oppure “che mme frega a me, io c’ho a machina”.
Fa rabbia perché ti accorgi di vivere una condizione di disagio e di essere lasciato a marcire in questa condizione perché fai parte del popolo dei pendolari, dei dimenticati, degli ultimi, di quelli che la Smart non se la possono permettere, di quelli che la stanza in affitto in zone più centrali non immaginano nemmeno come è fatta. Fa rabbia perché una città eterna come Roma, capitale del mondo antico e metropoli postmoderna, unica per bellezza e ricchezza, patrimonio dell’umanità, tollera tranquillamente il fatto che centinaia di migliaia di pendolari, che sono tra l’altro il cuore pulsante della città stessa, restino ogni giorno schiacciati sotto il peso dell’inefficienza di una struttura mastodontica come l’ATAC.
Sai che tutto questo non è accettabile. Ma sai anche che non resta altro che rassegnarsi.


Massimiliano Grosso Sgarrillo