domenica 22 febbraio 2015

Mετρό φορ dummies - speciale Atene

Vivere nell'era delle compagnie aeree low cost mi dà l'opportunità di girare per l'Europa, alla scoperta dei più svariati sistemi di trasporto. Il mio ultimo volo mi ha portato ad Atene, capitale della Grecia nonché culla della civiltà occidentale.
Nella metropoli greca, ahimè, i palazzinari l'hanno fatta da padrone: il susseguirsi di imponenti edifici, alternati solamente da stretta vie, hanno reso impossibile l'organizzazione di un efficiente sistema di trasporto di superficie, abbassando notevolmente la qualità della vita. La costruzione di una rete di metropolitane sembra quindi essere l'unico modo per porre rimedio ai danni causati da una pessima urbanizzazione.
Consapevole di ciò, già sin dall'arrivo all’aeroporto internazionale “ Atene-Eleftherios Venizelos” ho iniziato ad osservare ed appuntare attentamente le caratteristiche di una rete metropolitana inserita in un contesto per alcuni aspetti molto simile a quello romano. Determinante per l'approfondimento delle conoscenze è stata una causale quanto provvidenziale telefonata con il capodeposito di Pireus (capolinea metro 1).

La metropolitana di Atene è composta da 3 linee: la 1, del 1904 contraddistinta dal colore verde, la 2, rossa del 2000, e la 3, blu sempre del 2000. La rete è concepita come un “open space”, ciòè senza tornelli: all’entrata nessuna barriera separa la stazione dall’atrio e le persone possono scegliere se pagare il biglietto, correndo però il rischio di incorrere in multe salate. L’alimentazione elettrica è affidata alla terza rotaia, senza quindi alcun tipo di filo o rete aerea.


Binari in prossimità del Pireo. Si notino le innumerevoli
intersezioni e l'alimentazione a terza rotaia.
Linea 1
La linea 1 nasce nel 1904 per collegare la città di Atene con il sobborgo marittimo del Pireo. Fu la prima ferrovia ad essere elettrificata del Peloponneso e per questo motivo chiamata dagli ateniesi "Ilektriko".  Solo nel 2000 venne ammodernata e adattata agli standard delle nascenti linee 2 e 3, divenendo a tutti gli effetti una vera e propria metropolitana.
Essendo gli standard unificati, teoricamente i treni possono correre su tutte e tre le linee. Nei fatti però la linea 1 possiede un parco rotabili completamente distinto dalle altre due. In particolare circolano due tipi di treni: i serie 100/200/300 e i serie 3000.
Treno serie 100/200/300

I primi sono convogli Siemens prodotti intorno agli anni 80 le cui carrozze 100 sono delle motrici pilota, le 200 sono semplici rimorchiate e le 300 sono delle rimorchiate pilota (se non sai cosa sono ripassa qui!). Tali vetture girano in composizione da 2 UdT da 5 carrozze: una UdT ha 3 carrozze (100+200+100) e l’altra è da 2 pezzi (300+100). In sintesi la composizione è 100+200+100+300+100 cioè Mp+R+Mp+Rp+Mp.


Treno serie 3000

Anche i più recenti convogli Alstom della serie 3000 del 1995 sono distinti in due tipologie:  i progressivi 3100 sono applicati sulle motrici pilota e i progressivi 3200 identificano le rimorchiate. I treni della serie 3000 sono ottenuti accoppiando 2 UdT da 3 carrozze: si ha quindi come composizione 3100+3200+3100+3100+3200+3100 che si traduce in Mp+R+Mp+Mp+R+Mp.



Anche se in circolazione da molti anni, questi rotabili sono stati tutti dotati di moderni sistemi audiovisivi di annuncio fermate, nonché di potenti e affidabili impianti di condizionamento. Nonostante le grandi cure che la STASY (azienda gestore delle metro) riserva ai suoi treni, non è raro vedere i veicoli della linea 1 coperti dai graffiti.

Linea 2 - Linea 3
Scendendo dalla linea verde e scambiando con la rossa o con la blu, si percepisce subito il grande arco temporale che separa “l’ilektriko” dalle altre due metro. Le linee 2 e 3, come accennato prima, sono state aperte solamente nel 2000 e sono diventate subito popolari per le fermate molto spaziose, di ampio respiro. Famosissime sono poi le archeostazioni, in cui sono conservati una grande quantità di reperti storici, da far invidia al resto del mondo. Non è raro trovare anche delle interessantissime gigantografie e infografie che descrivono la genesi delle singole fermate spiegando le tecniche di scavo nonché l’entità dei ritrovamenti archeologici.

Aghia Marina con i suoi reperti e la sua architettura che richiama al nome della stazione.
Si notino le validatrici senza tornello.
La magnifica fermata di piazza Syntagma.

La metropolitana insomma è concepita non solo come un luogo di passaggio, ma come un luogo da vivere!

Treno serie ABC100

A completare la bellezza di queste metropolitane sono i modernissimi convogli da 6 carrozze. Ne distinguiamo tre serie:gli  ABC100, i DTM200 e i DTM300. Particolare è il sistema di riconoscimento unificato che identifica ogni treno da una precisa combinazione “2cifre-lettera-3cifre”.



Le prime due cifre costituiscono un progressivo che identifica il treno nella sua interezza.
La lettera centrale intercalata identifica il tipo di carrozza:
·         Nella serie ABC: A è rimorchiata pilota, B e C sono motrici. La composizione è Rp+M+M+M+M+Rp
·         Nella serie DTM si indicano: D (driver coach, motrice pilota), T (trailer coach, rimorchiata) M, (motor coach, motrice).  La composizione di un treno è quindi Mp+R+M+M+R+Mp.

Treno serie DTM200


La terza cifra indica la serie (100,200,300) e l'UdT di riferimento. Le 2 UdT del treno sono assemblate in maniera semipermanente accoppiando la UdT dispari con l’UdT di numero pari successivo.






Per fare un esempio concreto prendiamo qualche foto:
Treno serie DTM300. In foto il 74esimo convoglio ottenuto con l'accoppiamento
dell'UdT 327 con l'UdT 328
Veicolo DMT200. In foto il 42esimo convoglio realizzato con
le UdT 203 e 204

Particolare è il caso della linea 3 che serve, con un treno speciale ogni 30’, l’aeroporto. Poiché la metropolitana sfrutta da dopo la stazione Doukissis Plakentias (capolinea urbano) la rete delle ferrovie suburbane, l’alimentazione dei treni per l’aeroporto è duplice: pattini per la terza rotaia nella metropolitana e pantografo per la ferrovia.

Pattino per la terza rotaia..
...e pantografo per la ferrovia!

Quella di Atene può ritenersi un ottimo esempio di equilibrio tra archeologia e innovazione, nonché di capacità di integrare l’esistente (l’ilektriko, da ferrovia suburbana a linea 1) con il moderno. Ritengo che Atene dovrebbe essere presa come ispirazione sia per  progetti futuri che per adattare e potenziare l’esistente in relazione alle nuove esigenze degli utenti.

 


#MetroForDummies è una rubrica periodica creata da @iltrenoromalido e @treninoblu che tenta in maniera semplice di spiegare tutto ciò che attiene al mondo metro, in modo da far capire alla maggior parte degli utenti la complessità che ogni mattina affrontano.
Lo scopo principale è che la conoscenza e l’informazione rendano gli utenti più pazienti.

Metro

Se vuoi puoi rileggere tutti gli articoli di #Metro4Dummies, clicca qui. Buona lettura!

Nessun commento:

Posta un commento